Pull out
La finalità delle prove di estrazione o “pull-out” è quella di ricavare indirettamente la resistenza a compressione del calcestruzzo mediante la determinazione della forza necessaria ad estrarre un tassello metallico precedentemente inserito nell’elemento di calcestruzzo. Dalla pressione di estrazione si risale, tramite un’apposita equazione di taratura, alla forza di estrazione e si determina la resistenza a compressione. L’apparecchiatura di prova è costituita da un tassello a perdere e da un martinetto a tiro collegato ad una pompa oleodinamica con manometro.
Prove sclerometriche
Scopo della prova è determinare la Resistenza Meccanica a Compressione (R.M.C.) del calcestruzzo. La misura di tale grandezza è indiretta ed avviene tramite misura diretta dell'entità del rimbalzo di una massa battente, con ritorno elastico, sul calcestruzzo. La prova viene eseguita per mezzo di uno “sclerometro” di cui la ditta costruttrice fornisce anche un grafico di comparazione tra l’indice di rimbalzo e la resistenza del calcestruzzo.
Prove ultrasoniche
Si effettuano per indagare le caratteristiche elastiche e la densità del mezzo nel quale si propagano gli ultrasuoni, fornendo informazioni sull’omogeneità del materiale esaminato.
Si esplicano misurando i tempi di propagazione nel calcestruzzo degli impulsi d’onde vibrazionali ad alta frequenza, mediante due sonde, una emittente ultrasuoni e l’altra ricevente, poste possibilmente sulle facce opposte di uno stesso elemento.
Si esplicano misurando i tempi di propagazione nel calcestruzzo degli impulsi d’onde vibrazionali ad alta frequenza, mediante due sonde, una emittente ultrasuoni e l’altra ricevente, poste possibilmente sulle facce opposte di uno stesso elemento.
Indagine combinata sclerometro-ultrasuoni (Metodo Sonreb)
Combinando i due metodi non distruttivi, prove sclerometriche e prove ultrasoniche, è possibile ottenere indirettamente una stima più attendibile della resistenza a compressione del calcestruzzo, mediante delle correlazioni, sotto forma di grafici o di algoritmi, che mettono insieme le due misure effettuate.
Profondità di carbonatazione
Tale indagine ha la finalità di indagare se lo strato di copriferro di un elemento in calcestruzzo armato, abbia conservato le sue caratteristiche chimiche, in termini di PH, tali da essere protettivo nei confronti dell’armatura. Un calcestruzzo che non conserva tali caratteristiche risulta essere “carbonatato” ed è importante conoscere la profondità di tale fenomeno. A tal fine si utilizza una soluzione di fenolftaleina che vira quando il calcestruzzo conserva un PH basico, risultando quindi non carbonatato.
Probabilità di corrosione
E' un metodo probabilistico per valutare se il processo di corrosione delle armature di un elemento in calcestruzzo armato sia in atto o meno. Si basa sulla misura della differenza di potenziale spontaneo tra l'armatura di un elemento e la superficie di calcestruzzo dell'elemento stesso. In tal modo si possono ricostruire delle mappe probabilistiche con indicate le zone affette da corrosione.
Prove con strain gauges
Le misure per mezzo di strain gauges (estensimetri) forniscono valori di deformazione con una risoluzione ed un’accuratezza estremamente spinte, tali che utilizzando questo tipo di strumentazione e applicando sollecitazioni note, è possibile ricavare i moduli di deformazione di materiali quali il calcestruzzo e l’acciaio.